domenica 14 luglio 2013

Lo sdolcinato pisciarello di Bracciano

Un tempo si coltivava a Bracciano, presso Pisciarelli, il vitigno "pisciarello", che produceva un uva dai chicchi chiari e dal sapore dolce. Il vino "pisciarello", molto apprezzato sulle tavole di tutta Europa, è rimasto famoso per il celebre ditirambo di Francesco Redi, contenuto nell'opera Bacco in Toscana: 
Quel cotanto sdolcinato,
Si smaccato,
Scolorito snervatello
Pisciarello di Bracciano


Nelle memorie di Sante Lancerio, "bottigliere" di Paolo III, si legge che:
Il vino di Bracciano è perfetto; Bracciano è il primo luogo di casa Orsina et è luogo inespugnabile. Questo vino è picciolo, e certo non sono vini da portare da luogo a luogo, se non nel verno. Sono anco di buoni vinetti a un luoco nominato Pisciarelli, dove sono molte capanne fatte di legname et terra. Dove habita Lombardi, Toschani, et di diverse provintie, che custodiscono le vigne secondo la sua patria, et il vino lo fanno il simile al mondo del suo paese. Di modo che qui si trovano di buoni et perfetti vini, ma in Roma sono buoni per il Verno. La State si trova qualche vino in quelle grotte, ed è molto appetitoso, ma vuole essere pigliato in fiaschi, perché alli caldi non resiste. Di questo vino, massime rosso, Sua Santità beveva alcuna volta nella Primavera quando era amabile, di bel colore et mordente sicché è buono et perfetto bere, per Signori et Prelati, nella detta Stagione.

Bracciano, pur essendo oggi compreso nella Provincia di Roma, appartenne, fino al 1816, alla Provincia di Patrimonio, terra pontificia in Tuscis.

Oggi il pisciarello è uno dei 350 vitigni italici di antica coltivazione conosciuti e catalogati.

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